Il Gargano

Il connubio perfetto tra natura e fede. Percorrendo la litoranea da Peschici a Vieste, fino a Mattinata si ammira la costa mozzafiato tempestata di insenature e grotte spettacolari con spiagge dorate bagnate da un mare cristallino. Il Parco Nazionale del Gargano e la Foresta Umbra sono veri e propri polmoni verdi di aria pura ed emozioni. A 5km dalla costa le Isole Tremiti con i loro fondali colorati lasciano spazio a immersioni indimenticabili. E poi la natura lascia il passo alla Fede a San Giovanni Rotondo e nel Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco, luoghi di pellegrinaggio per i fedeli di Padre Pio.

Il Gargano è costituito da rocce formatesi in ambiente marino e successivamente emerse perché coinvolte nella Tettonica delle placche la stessa che ha determinato la formazione degli Appennini. Il primo sollevamento d'una certa entità del Gargano sembra essere iniziato nel Miocene (circa 25 milioni di anni fa) e proseguito con fasi alterne nel Pliocene (6 milioni di anni fa) quando questa regione iniziò ad assumere la morfologia attuale, contemporaneamente plasmata dall'azione degli agenti atmosferici e del carsismo. I movimenti di sollevamento continuano anche nel Pleistocene.

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Il confine naturale tra Gargano e Tavoliere delle Puglie è segnato dal fiume Candelaro. Per questo motivo i comuni di Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico (a sud) ed Apricena, Poggio Imperiale e Lesina (più a nord), pur facendo parte della subregione garganica possiedono anche porzioni di territorio ricadenti oltre i confini garganici. Infatti, nel caso di Apricena, di Poggio Imperiale e di Lesina, i loro territori si trovano “a cavallo” tra area settentrionale del Tavoliere delle Puglie ed area garganica (ma solo in parte fanno parte del Gargano, non totalmente) mentre gli altri comuni citati prima hanno qualche porzione del proprio territorio “sfociante” nell’area del Tavoliere.


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